Dai Borghi Antichi, alla Certosa di Serra S. Bruno


            PROGRAMMA
  • 1° giorno, arrivo previsto a Fiumefreddo Bruzio entro le 11.30. Incontro con la guida e visita guidata del borgo medievale, incluso nel Club “I Borghi più Belli d’Italia”. La breve e comoda passeggiata tra i vicoli, consentirà di ammirare chiese e palazzi nobiliari di un tempo, il Castello della Valle, edificato nel 1050 da Roberto il Guiscardo e distrutto dal Generale francese Renyer, durante l’assedio del 1806, per catturare l’ultimo dei briganti. Il castello di Fiumefreddo, è anche “monumento contro tutte le guerre”. Oltre ad ammirare il panorama dalla “torretta”, potremo anche ammirare le Opere di Salvatore Fiume, il famoso artista che a Fiumefreddo, nel corso della sua vita, ha dedicando molto del suo tempo, lasciando vistose tracce della sia Arte. Terminata la visita, trasferimento a Belmonte Calabro, presso il “Rivellino”, per degustare un pranzo di tipicità. Nel pomeriggio, trasferimento a Longobardi, per la sistemazione in hotel 3*S, check-in, tempo in libertà, cena con musica, pernottamento. (facoltativo, dopo cena, breve escursione nel centro storico di Amantea, per degustare una specialità tutta amanteana, “il gelato di bucconotto”.
  • 2° giorno, dopo la colazione, check-out e partenza per la Certosa di Serra San Bruno, situata sulle pendici boscose delle Serre prespromontane. Visita del percorso museale, consentito al turismo, di questo importante luogo di culto, famoso per essere stata la prima Certosa costruita da “Brunone di Colonia”, santo e fondatore dell’Ordine Monastico dei Certosini, visitata anche dal Papa Ratzinger.
    Bruno fondò l’eremo di Santa Maria, mentre a poco meno di 2 km più a valle – ove sorge l’attuale certosa – fondava per i fratelli conversi il monastero di Santo Stefano. Egli descrisse la natura del luogo ricevuto in dono in una lettera indirizzata a Rodolfo il Verde, uno dei due compagni che fecero insieme a lui, nel giardino di Adamo, il voto di consacrarsi alla vita monastica: « In territorio di Calabria, con dei fratelli religiosi, alcuni dei quali molto colti, che, in una perseverante vigilanza divina attendono il ritorno del loro Signore per aprirgli subito appena bussa, io abito in un eremo abbastanza lontano, da tutti i lati, dalle abitazioni degli uomini. Della sua amenità, del suo clima mite e sano, della pianura vasta e piacevole che si estende per lungo tratto tra i monti, con le sue verdeggianti praterie e i suoi floridi pascoli, che cosa potrei dirti in maniera adeguata? Chi descriverà in modo consono l’aspetto delle colline che dolcemente si vanno innalzando da tutte le parti, il recesso delle ombrose valli, con la piacevole ricchezza di fiumi, di ruscelli e di sorgenti? Né mancano orti irrigati, né alberi da frutto svariati e fertili »Terminata la vista, trasferimento in un vicino e tipico agriturismo, per degustare un pranzo di tipicità montane. Nel pomeriggio, partenza per il rientro al luogo d’origine.

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